L’Isola di Lipari, la maggiore isola dell’arcipelago, la porzione emersa di un grande apparato vulcanico, alto circa 1600m che, partendo da una profondità di circa 1000m sotto il livello del mare arriva a 602 metri s.l.m. (monte Chirica situato nella zona nord dell’isola). Le rocce più antiche affioranti sull’isola hanno un’età di 223.00anni, quelle più giovani risalgono al VI secolo dopo Cristo (Monte Pilato e Forgia Vecchia).
Quest’ultima fase, particolarmente recente, sottolinea che da un punto di vista vulcanologico, Lipari deve considerarsi ancora un vulcano attivo, seppure in fase quiescente. Attualmente le uniche testimonianze di attività vulcanica sono rappresentate da fumarole (fra Timpone Pataso e Timpone Ospedale) e sorgenti termali (Terme di San Calogero e località Bagno Secco).
L’Isola di Stromboli Il cui nome proviene dal greco antico, cio “ rotondo” , dato alla montagna per la sua forma. In siciliano “strumbulu” s’intende la trottola. E’ uno dei vulcani più attivi in europa, le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora. Gli strombolani così si chiamano gli abitanti dell’ isola, lo chiamano “Struògnoli”.
Ma quando è più attivo e spaventa può capitare di sentirlo chiamare Iddu, Lui, come se riaffiorasse la memoria della natura divina che un tempo era riconosciuta ai fenomeni naturali incontrollabili. L’attività ordinaria di Stromboli ha luogo ad una quota di 750m s.l.m. dai tre crateri allineati in direzione NE-SW all’interno della depressione della Sciara del Fuoco. Consiste in esplosioni intermittenti di media energia, della durata di pochi secondi ad intervalli di 10-20 minuti durante le quali vengono emesse piccole quantità di bombe scoriacee incandescenti, lapilli, cenere e blocchi con velocità di uscita compresa tra 20 a 120metri al secondo ed altezze comprese tra poche decine fino ad alcune centinaia di metri.
L’Isola di Vulcano è un isola di 21 km. Gli abitanti, vengono chiamati vulcanari, l’isola deve in effetti la sua esistenza alla fusione di alcuni vulcani di cui il più grande ma spento il Vulcano della Fossa. Gli altri sono il Vulcanello (123 m) a nord; il meridionale Monte Aria (500m), completamente inattivo, che forma un vasto altopiano costituito da lave, tufo e depositi alluvionali olocenici e il Monte Saraceno (481 m).
Il principale vulcano, a occidente, sembra essersi formato dopo l’estinzione del vulcano meridionale; con lave molto acide, ha generato il monte detto Vulcano della Fossa (o Gran Cratere o Cono di Vulcano), alto 386 m, con pendici molto ripide, con a nord un cratere spento, detto Forgia Vecchia. A nord-ovest si trova una recente colata di ossidiana del 1771, detta le Pietre Cotte. Il cratere attivo situato alquanto spostato a nord-ovest. Attualmente l’attività vulcanica data da fenomeni di solfatara e da frequenti eruzioni, generalmente esplosive.
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